La cassa solitaria
C’è a chi le casse non piacciono.
Non perchè dei sganciare la grana, ma perchè ti fanno perdere tempo.
E poi devi trattare con una cassiera antipatica che magari gli puzza anche l’alito.
Come dargli torto? Allora le catene di supermercati stanno sostituendo le cassiere con delle simpatiche macchine automatiche con cui ci si può fare il conto da soli, pagare, imbustarsi e scappare via veloci.
In effetti, la mia tentazione è sempre quella di scappare via il prima possibile dai centri commerciali. Come darmi torto.
Coi Gass è tutto diverso (Attenzione, ora arriva il patetico…)
Ieri c’era la consegna del nostro nuovo produttore. Con un mio amico omonimo (uffi!), neo-acquisto del Gruppo, siamo arrivati un po’ in ritardo all’appuntamento al Nido. L’amico coltivatore era arrivato da poco. Mentre gli altri cercavano parcheggio sono sceso dalla macchina a raccattare le nostre cassette.
Dovevate vedere che atmosfera… C’erano già almeno dieci persone.Tanti del Gass, ma anche persone venute ad una riunione del Nido per il quartiere (credo). In più, oltre alle cassette il produttore aveva “portato” anche la moglie e i loro due bellissimi figli. Noi avevamo i nostri due cuccioli. C’era un via vai di cassette, saluti di persone che non si vedevano da luglio, cani, calcoli e calcolatrici, persone che chiedevano informazioni, tanti sorrisi…
In pochi minuti si era realizzata una festa. La festa dell’abbondanza di cibo, l’evento dell’incontro di chi produce e chi consuma.
Lo so, detta così, è molto retorica. Ma non è il concetto che ora mi interessa. Stavo ripensando a quell’emozione, a quel momento di chiasso e convivialità e volevo provare a restituirvela.
Ma se non vi è piaciuta, passate pure alla cassa.
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