Comunicato finale del convegno nazionale Gas Des 2010

Il contributo della giovane rete GAS Lazio!

Il contributo ponderato della giovane rete GAS Lazio!

Riportiamo il documento finale del Convegno Nazionale dei GAS e DES 2010, che si è tenuto ad Osnago (lc) il 5 e 6 giugno.
Oltre trecento i partecipanti, qualcuno anche da Roma, per affrontare il futuro del movimento GAS.
Sul  sito uffciale http://www.convegnogasdes2010.org/documenti trovate tutti i resoconti del Convegno.

Leggete e commentate, anche in vista della GASsemblea 2010 di settembre!

Comunicato finale del convegno nazionale dei GAS e dei DES
“TERRITORI IN MOVIMENTO”
Osnago (LC), 5 e 6 giugno 2010

Oltre 300 persone provenienti da tutta Italia hanno dato vita ad Osnago (LC) all’incontro nazionale dei GAS (Gruppi di acquisto solidale) e dei DES  (Distretti di economia solidale), dedicato alla memoria di Alessandro Colombo, coordinatore del GAS di Triuggio (MB) recentemente scomparso.

Al termine dell’intenso fine settimana di lavori, tra i principali punti emersi vanno segnalati:

  • l’evidenza che i GAS rappresentano ormai una entità sociale con una consistente potenzialità di cambiamento, praticata nei consumi quotidiani ma capace di investire la sfera sociale e politica;

  • la necessità di unire sempre più saldamente la pratica dei GAS con le nascenti esperienze di DES, a partire dall’attivazione di  filiere solidali, virtuose sul piano sociale, ambientale e della sostenibilità economica. A questo proposito sono state presentante alcune delle numerose sperimentazioni già in atto in Italia, soprattutto in ambito agricolo e alimentare (filiere locali del pane e degli ortaggi, piccola distribuzione organizzata di prodotti freschi e trasformati), ma anche in settori più complessi quali  il tessile (progetto “Made in No”) e l’energia (progetto CO-Energia);
  • l’innovatività del modello di crescita “a rete”, capace tanto di connettere nuove esperienze in un contesto più ampio ed efficace, conservandone (anzi valorizzandone) la pluralità e la partecipazione capillare, quanto di aggirare i difetti tipici delle grandi organizzazioni (burocratizzazione, impersonalità, delega ai livelli centrali, svalutazione dei livelli locali, progressiva normalizzazione e perdita del potenziale trasformativo);
  • la necessità di darsi una strategia di comunicazione organica, affinché a tali pratiche e istanze sia garantita la giusta visibilità, anche per raggiungere le ampie fasce di popolazione oggi escluse o meno sensibili.

L’economia solidale non costituisce e non può dunque essere rappresentata come un’opzione elitaria!
L’assemblea plenaria della domenica mattina è stata dedicata al tema della rappresentanza politica: in particolare il percorso proposto ha affrontato il tema del rapporto tra i GAS e i DES e le istanze poste all’interno di una strategia di cambiamento sociale. Sul piano operativo ci si è chiesti come veicolare le proposte e le domande dell’economia  solidale nei contesti istituzionali. Infatti, se da un lato le attuali forme della rappresentanza politica lasciano insoddisfatti, in quanto inchiodate al presente e incapaci di “osare” un altro mondo possibile, dall’altro è forte la domanda di una nuova politica, idonea a portare dentro i meccanismi regolativi e istituzionali i valori e le prassi dell’economia solidale: centralità delle relazioni tra persone e comunità; sostenibilità sociale, ecologica e tutela dei beni comuni; partecipazione diretta  e nonviolenta; visione intergenerazionale; significativo ridimensionamento dell’economia monetaria in favore della valorizzazione del tempo, della qualità della vita, della creatività personale, della convivialità, del benessere individuale e relazionale.

I cittadini che partecipano ai GAS stanno prendendo coscienza che un certo approccio critico ai consumi implica l’occuparsi di “politica”: progettare, realizzare o sostenere filiere virtuose e sostenibili impone di entrare nel campo della pianificazione del territorio, dei metodi produttivi, delle regole del lavoro, di come fare finanza.

Ma fino a che punto l’attuale forma della politica  (i partiti, le istituzioni, il meccanismo elettorale, ecc.), succube del “discorso economico” liberista e del principio verticistico della delega, può fare proprie le istanze di chi vuole “realizzare una concezione più umana dell’economia”? Riformulare una nuova strada per “la cura della città” della politica, “vicina alle esigenze reali dell’uomo e dell’ambiente, formulando un’etica del consumare in modo critico che unisce le persone invece di dividerle, che mette in comune tempo e risorse invece di tenerli separati”, significa dunque riflettere su un nuovo modello di comunità locale.
I territori in movimento, appunto.

***

Si ringrazia l’amministrazione comunale di Osnago (LC), i volontari, i rappresentanti delle reti di base, i relatori e i produttori di beni e servizi che hanno reso possibile l’organizzazione dell’evento.

Per informazioni: segreteria@convegnogasdes2010.org
Gli atti e le registrazioni del convegno saranno resi disponibili a breve sul sito  www.retecosol.org, www.retegas.org, www.convegnogasdes2010.org.

Le foto del convegno sono disponibili sul sito www.convegnogasdes2010.org

Rete GAS Lazio

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